Netbook: e’ forse il momento per acquistarne uno?

26 10 2008
Dell Inspiron Mini 9

Dell Inspiron Mini 9

Avete mai sentito parlare dei mini-notebook, anche detti netbook?
Sono dei computer portatili dalle dimensioni ridotte, in genere la diagonale dello schermo è al di sotto dei 12″. I pionieri di questo settore sono stati Asus (con il suo ormai famoso EEE Pc), MSI (che produce il suo più apprezzato rivale, il Wind), e Acer (il cui cavallo di battaglia è l’Aspire One).
A ruota, praticamente tutti i produttori piccoli e grandi di pc, hanno messo a listino un netbook. Devo dire che sin’ora, l’unica alternativa al EEE Pc modello 901 (quello con il processore Atom, e l’hard disk allo stato solido, la batteria molto capiente, ecc ecc..), a mio avviso è rappresentata dal Dell Inspiron Mini 9.
Il prodotto di Dell, pur avendo una batteria meno capiente (2200mAh), una webcam meno performante (0.3Mpx) ed altre cosette, rappresenta secondo me un prodotto equilibrato; e non mi si dica che per 50€ in più si può acquistare il EEE 901 che ha tante cosette in più: innanzi tutto, 50€ su 350€ rappresentano quasi il 15% del prezzo (quindi una percentuale assolutamente non trascurabile); seconda cosa, è inutile avere cose di cui certamente non si farà utilizzo. Posso capire di volere una durata del pc non minima, ma quanti utilizzerebbero il pc per più di 3 ore, con wifi acceso (quindi con accesso ad una rete wireless) senza poter ricaricare?

Ad ogni modo, se volete toccare con mano il prodotto Dell, a quanto pare l’occasione è giunta: apprendo da Netbook Italia che l’Inspiron Mini 9, normalmente venduto a 319€ più 29€ di spese di spedizione (in sostanza i 350€ di cui parlavo), può essere acquistato a partire dal 27 ottobre a 299€. Tra l’altro, essendo i prodotti Dell venduti online, questa è una delle poche occasioni per vedere il pc da vicino, a meno di non conoscerne un possessore.

Ultimo particolare: il netbook Dell è il primo a fornire come sistema operativo Ubuntu Notebook Remix. Volete mettere il valore aggiunto rispetto a Xandros (attualmente fornita da Asus) o Linpus (fornita da Acer)? Un gradino sopra!!

Fonte: Netbook Italia





Alsamixer & Hardy: problemi di convivenza.

7 06 2008

Il problema sul mio Asus Z53J (identico in tutto e per tutto all’Asus F3JC) con Hardy è che non riesco a usare alsamixer. Con Gutsy fungeva benissimo. Ho provato di tutto, ma proprio tutto, fino a quando in un forum mi hanno consigliato questa ricetta. Il problema era che quando lanciavo alsamixer da shell mi veniva ritornato un codice di errore del tipo:

raffaele@raffaele-laptop:~$ alsamixer
alsamixer: function snd_mixer_load failed: No such file or directory
raffaele@raffaele-laptop:~$

La soluzione è stata quella di reinstallare gli alsa con il ‘module assistant’. Basta dare il seguente codice:

sudo aptitude install module-assistant
sudo m-a update
sudo m-a prepare
sudo m-a a-i alsa

E quando chiede di ricaricare i moduli basta un semplice riavvio. Adesso tutto funge a dovere.





RMClock: cambiare la frequenza del processore in Windows.

7 02 2008
Avevo la netta sensazione che in windows il power management non fosse poi così performante come quello dell’ambiente Linux. In effetti nel glaciale mondo del pinguino, il pc sembrava avere una marcia in più. Gira e rigira, ti scopro una utility alternativa alla Power4Gear fornitami da Asus per il mio Z53Jc (processore Centrino Duo, 1,99GHz) che sembra aver ridato vita al pc anche sotto WindowsXP. RMClock, così si chiama l’utility, permette la completa gestione dello scaling, governor,sensori e la cosa più bella è che nessuno decide cosa è meglio per te, non si è costretti a lavorare a massima potenza quando si lavora con l’alimentazione da rete elettrica. Adesso ho le mie tray icon che mi indicano la temperatura dei core, la frequenza, il carico di lavoro dei core, e la possibilità di avere un governor on-demand, che funge una meraviglia, reattivo al massimo grado.

Di seguito riporto fedelmente la guida che ho seguito per l’installazione e il setup di RMClock.

Il seguente articolo è pubblicato su http://notebookitalia.it/guida-all-uso-di-rmclock.html . E’ un tutorial in 12 punti che vi permetterà di configurare velocemente RMClock con i parametri corretti per il vostro processore, consentendovi di migliorare l’autonomia e le performance del vostro notebook.

RightMark CPU Clock Utility (RMClock) è una semplice applicazione, dotata di interfaccia grafica, per monitorare in tempo reale la frequenza ed il carico della CPU attraverso i registri MSRs. I Model-Specific Registers sono un particolare tipo di registro del processore, un piccolissimo quantitativo di memoria molto rapida, usato per immagazzinare dati di accesso comune. I registri del processore si differenziano a seconda del numero di bit che possono contenere: i Model-Specific Registers (MSRs) sono tipicamente registri a 64 bit che consentono ai programmatori di osservare e controllare una serie di parametri specifici del processore.

RMClock, in modo analogo ad altre utility come NHC (Notebook Hardware Control),  permette di intervenire dinamicamente su parametri quali il clock ed il voltaggio del processore per ottimizzarne i consumi in funzione del carico di lavoro. Operazione che porta dei concreti vantaggi sia su sistemi portatili (aumento dell’autonomia)  che susistemi desktop (maggiore silenziosità).

RMClock è in grado di funzionare su qualsiasi processore ma solo alcune CPU saranno in grado di sfruttarne a pieno le potenzialità. Al momento i processori pienamente supportati sono:

  • le famiglie di processori AMD K7 (Athlon/XP/MP, Duron, Sempron) e K8 (Athlon 64/FX/X2, Opteron, Dual-Core Opteron, Sempron, Turion).
  • processori Intel delle serie Pentium II/Celeron, Pentium III/Celeron, Pentium M/Celeron M, Pentium 4/Celeron (Northwood e Prescott), Pentium 4 Extreme Edition (Gallatin e Prescott), Xeon (Prestonia, Nocona, Cranford, Irwindale, Potomac, Paxville e Dempsey), Pentium D e Pentium Extreme Edition (Smithfield, Presler e Cedar Mill), Core Solo e Core Duo (Yonah core).

Dalla versione 2.2 è stato aggiunto anche il supporto per i processori Intel Core 2 Duo (Merom).

1) Scaricate RMClock da questo link e decomprimetelo in una cartella a vostro piacimento (fate attenzione a non cancellare la cartella del programma o i file in essa contenuti perché, altrimenti, il programma non partirebbe più).

2) Molto spesso i notebook sono dotati di utility di gestione del risparmio energetico proprietarie. Hanno tutte funzioni analoghe ma, a seconda del produttore, possono avere interfacce e nomi differenti: Power4Gear per Asus, VAIO Power Management per Sony, etc. Se scegliamo di usare RMClock, per evitare conflitti, dovremo rimuovere queste utility o almeno impedire che vengano lanciate automaticamente all’avvio.

3) Avviate RMClock, il programma installerà la sua icona nel system-tray. Cliccate col tasto destro sull’icona rappresentante un ingranaggio e spuntate la voce “Enable profile selection with left click”: questo vi permetterà di scegliere al volo che profilo impostare senza aprire ogni volta la finestra principale ma semplicemente cliccando una volta con il tasto sinistro sull’icona dell’ingranaggio:

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4) Cliccate ora con il tasto sinistro sull’ingranaggio e spuntate “Performance on Demand”:

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5) Doppio click sull’icona dell’ingranaggio e vi si aprirà la finestra principale, andate su “Management” e impostate tutto come nella foto seguente [NB selezionate l’autostartup solo quando avrete finito di testare i Vcore, quindi alla fine di questa guida e NON prima!!!]:

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Regolare il Vcore minimo per il clock minore

Il Vcore (CPU core voltage) è il voltaggio di alimentazione della CPU. Il voltaggio è direttamente proporzionale all’ammontare di energia utilizzata dalla CPU e quindi al calore che essa dissipa. Nei processori moderni il voltaggio è anche proporzionale alla velocità di clock.

6) Per prima cosa andiamo ad impostare il valore di clock minimo e Vcore minimo nella tabella “Profile”. Per ora spuntate solo la casella 0 impostando FID minimo 6x e Vcore minimo 0,95 (o anche 0,85 se ve lo lascia settare). Questi valori dovrebbero andar bene per tutti i processori [NB controllate che “AC Power Profile” e “Battery Profile” siano impostati su “Performance on Demand”]:

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7) Ora andiamo a configurare il profilo “Performance on Demand” per impostare il singolo moltiplicatore del minimo in questa maniera:

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Bene, ora cliccate sul tasto “Apply” in basso a destra nella finestra di RMClock e poi andate su “Monitoring”: se avrete fatto tutto bene vedrete i processori downcloccati e downvoltati @ 0,95 – 997mhz.

8) È arrivato il momento del test, scaricate SuperPI e scompattatelo in due cartelle (una con nome diverso dall’altra ovviamente) poi lanciate i due eseguibili, vi si apriranno due finestre di SuperPI, digitate la combinazione di tasti Ctrl+Alt+Canc e vi troverete di fronte a questa situazione [NB la doppia istanza di SuperPI è necessaria solo per i processori dual core, per chi ha un processore single core le istruzioni successive vanno ripetute per una sola CPU!!!]:

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9) Cliccate con il tasto destro sul primo processo SuperPI, selezionate “Imposta affinità”, e spuntate la voce “Cpu0”.

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10) Idem come sopra per il secondo processo SuperPI, al quale però assegnerete “Cpu1”.

A questo punto, senza chiudere i task, fate partire i due SuperPI in contemporanea. Prima eseguite il test a 2M e controllate che, lavorando, le CPU rimangano fisse a 0,95V 997MHz. Se per caso la frequenza dovesse schizzare a 2GHz significa che avete sbagliato qualcosa!!!

Se passate i SuperPI da 2 mega, fate poi quelli da 32M e, se superate anche questi ultimi, il valore del minimo è giusto. Invece,  nel caso che il PC dovesse inchiodarsi, spegnete, riaccendete e riprovate con un valore di Vcore del minimo più elevato.

Regolare il Vcore per il clock massimo

11) Ora si tratta di ripetere i punti da 6 a 10 per il Vcore necessario al moltiplicatore massimo. Tutto è uguale dovete solo ricordarvi di:

  • spuntare il solo valore del massimo, su “Profile” e su “Performance on Demand” (deselezionate il valore 0 insomma);
  • iniziare da un Vcore di 1V a scendere. Ad ogni step esegite SuperPI a 2M, quando trovate un Vcore a cui il 2M dà errore siete al limite, dovrete impostare un Vcore più alto e rifare un nuovamente SuperPI. Quando avrete trovato un Vcore con cui passerete il test a 32M sarete ok!!!

12) Trovati Vcore minimo e max, si tratta solo di andare su “Profile”, e spuntare ogni casella [NB lasciate attivo autoadjust intermediate, farà tutto lui per i clock e Vcore intermedi!]. Ora andate sul profilo “Performance on Demand” e, anche lì, spuntate tutte le caselle relative ai vari step di Vcore (quelli nella colonna sinistra, in quella destra lasciate tutto deselezionato).

Finito! Avete il vostro RMClock perfettamente funzionante!!!

Considerazioni sulla batteria

Dopo un pò di test, posso confermarvi che RMClock ben configurato è davvero la combinazione vincente. Seppur sia limitato nel downvolting, risulta migliore rispetto alle utility proprietarie come Power4Gear. È anche più versatile perché permette di controllo are un maggior numero di parametri della CPU: temperatura, carico di lavoro, clock etc…Ho svolto un test didurata della batteria dal quale emerge la qualità di questa piccola utility:

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Questo l’ambiente in cui è stato effettuato il test:

  • RMClock
  • Windows Media Center Edition
  • 1,0 GHz @ 0,950v <–> 2,0 GHz @ 0,950v
  • Wireless attivo e connesso
  • HDD 500GB USB 2,0 esterno (ma alimentato separatamente)
  • dc++ attivo che scaricava
  • WLC aperto che riproduceva “La gang del bosco”
  • luminosità media
  • volume medio

Risultato: circa 2,20-2,25ore di durata della batteria sul mio Asus Z53J!

Con l’utility Asus la durata è leggermente inferiore ma, soprattutto, c’è lo svantaggio che, mancando la variazione dinamica,  il PC è rallentatissimo. Con RMClock, invece, tutto va benissimo perchè varia al volo il clock in caso di bisogno!!!

Visti i buoni risultati ottenuti in batteria ho deciso di usare RMClock anche quando il notebook è alimentato in rete, perché contribuisce a contenere la temperatura del processore e la ventolina, per quanto non si fermi mai completamente, quantomeno gira sempre alla minima velocità di rotazione a tutto beneficio del comfort acustico.





Skype con videochiamata e webcam syntek

25 12 2007

Come utente Ubuntu, era veramente frustrante essere costretto a migrare in winzozz ogni qualvolta si presentava l’esigenza di videochiamare con skype. Molte volte, pur di non darla vinta a quelli di Win, ci si limitava a chiamare senza usufruire del video. Adesso sembra proprio che la cosa stia cambiando. Scaricare la versione beta di skype da www.skype.com/download/skype/linux/beta/. L’installazione è semplicissima, è un file deb quindi basta avviarlo direttamente da icona. Personalmente posseggo un portatile Asus z53j con webcam integrata nel pannello, una syntek. I driver che servono sono quelli di dicembre, scaricabili da http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=178178. Una volta scaricato il file stk11xx-1.2.3.tar.gz, scompattarlo nella propria home. Le istruzioni per la compilazione sono scritte nel file README (come al solito). La procedura da seguire è semplice:

  • Aprire una shell;
  • Posizionarsi nella directory scompattata;
  • Lanciare il comando:

make -f Makefile.standalone

  • Al termine nella cartella scompattata sono stati creati dei file, uno dei quali ha estensione ‘ko‘. Caricare nel kernel i seguenti moduli:

modprobe videodev
insmod /home/raffaele/stk11xx-1.2.3/stk11xx.ko

È stato appena caricato il driver per la webcam. Se tutto è andato bene, la webcam funge!